Bacino fluviale
Il bacino fluviale è uno degli elementi fondamentali della geografia fisica, rappresentando l'area da cui un fiume raccoglie le sue acque. Comprendere come funziona un bacino fluviale ci aiuta a capire il ciclo dell'acqua e l'importanza dei fiumi per l'ambiente e per le attività umane. Lo studio dei bacini fluviali è essenziale per la gestione delle risorse idriche e per la prevenzione delle alluvioni.
Il percorso dell'acqua piovana
La pioggia, raggiunti i pendii delle colline e delle montagne, in parte si infiltra nel terreno, in parte rimane sulla superficie. Il destino dell'acqua dipende da molti fattori: la pendenza del terreno, il tipo di suolo, la presenza di vegetazione e l'intensità delle precipitazioni.
Esaminiamo ora il percorso dell'acqua che rimane in superficie. Essa forma un'infinità di piccoli rivoletti che scendendo lungo i pendii si uniscono per formare un torrente. Questo processo di raccolta e concentrazione dell'acqua è fondamentale per la formazione dei corsi d'acqua.
Quest'ultimo, insieme a tanti altri torrenti, trasferisce queste acque al fiume principale. Il sistema funziona come una grande rete di raccolta, dove ogni goccia d'acqua che cade in una determinata area finisce per confluire nello stesso corso d'acqua principale.
Tutti questi torrenti si chiamano affluenti. Gli affluenti possono essere di dimensioni molto diverse: alcuni sono piccoli ruscelli stagionali, altri sono fiumi importanti che portano grandi quantità d'acqua al corso principale.
Il bacino fluviale e il reticolo idrografico
Possiamo osservare, quindi, che il fiume riceve le acque che arrivano in una certa porzione di territorio. Questa porzione si chiama bacino fluviale o bacino idrografico, ed è paragonabile a una grande vasca naturale che raccoglie tutte le acque di una determinata area.
Il fiume, insieme ai suoi affluenti, costituisce il reticolo fluviale, perché con essi forma una rete attraverso cui l'acqua scorre sulla superficie terrestre. Questa rete ha una struttura gerarchica, dove i corsi d'acqua più piccoli confluiscono in quelli più grandi.
Il fiume viene spesso indicato anche come corso principale del reticolo fluviale, per mettere in evidenza come esso sia la destinazione finale delle acque che cadono nel bacino idrografico. È il collettore principale che porta tutte le acque verso il mare, un lago o un altro fiume più grande.
I confini di un bacino fluviale sono determinati dalle linee di spartiacque, che sono le creste montuose o collinari che separano un bacino dall'altro. L'acqua che cade su un versante di queste creste finisce in un bacino, mentre quella che cade sull'altro versante finisce in un bacino diverso.
Gli affluenti: destra e sinistra
Gli affluenti di un fiume si dividono in due gruppi: affluenti di destra e affluenti di sinistra. Questa classificazione è importante per descrivere con precisione la geografia di un sistema fluviale.
Per stabilire se un affluente sia di destra o di sinistra dobbiamo immaginare di stare sul corso del fiume con le spalle rivolte alla sorgente, guardando quindi verso la foce. In questa posizione, gli affluenti che arrivano dalla nostra destra sono affluenti di destra, quelli che arrivano dalla sinistra sono affluenti di sinistra.
Questa convenzione è universalmente accettata e permette di descrivere in modo univoco la posizione degli affluenti. È particolarmente utile quando si studiano le mappe geografiche o quando si descrive il percorso di un fiume.
La distribuzione degli affluenti di destra e di sinistra può fornire informazioni importanti sulla geologia e sulla morfologia del territorio attraversato dal fiume. Spesso riflette la struttura geologica sottostante e la storia dell'evoluzione del paesaggio.
La portata dei fiumi
La quantità di acqua che scorre nel fiume si chiama portata. Così come i tubi che riforniscono di acqua le nostre case hanno una loro portata, nello stesso modo parliamo di portata di un fiume. Questo parametro è fondamentale per comprendere l'importanza di un corso d'acqua.
Possiamo dire che la portata del fiume è la quantità di acqua che passa in un dato momento attraverso una sua sezione trasversale. La misuriamo in "metri cubi al secondo" e la scriviamo così: mc/sec o m³/s.
Ad esempio, a Pontelagoscuro, presso Ferrara (Emilia-Romagna), all'inizio di giugno il Po ha una portata di 1820 mc/sec. Ciò vuol dire che, in un secondo, attraverso quella sezione del fiume passano 1820 metri cubi d'acqua, una quantità enorme che corrisponde a circa 1.820.000 litri.
La portata di un fiume varia continuamente nel tempo, influenzata dalle precipitazioni, dallo scioglimento delle nevi, dall'evaporazione e dalle attività umane. Queste variazioni sono fondamentali per comprendere il comportamento di un corso d'acqua.
Il regime fluviale
Le differenti portate che, nel corso dell'anno, si verificano in un determinato punto del fiume, costituiscono il regime del fiume. Il regime fluviale è come l'impronta digitale di un corso d'acqua: ogni fiume ha il suo regime caratteristico.
Il regime di un fiume dipende principalmente dal clima della regione in cui scorre. I fiumi delle regioni alpine hanno un regime diverso da quelli delle regioni mediterranee o di quelle tropicali. Anche la geologia del bacino e la presenza di laghi o dighe influenzano il regime.
Esistono diversi tipi di regime fluviale: il regime nivale (influenzato dallo scioglimento delle nevi), il regime pluviale (influenzato dalle piogge), e il regime misto (influenzato da entrambi i fattori). Ogni tipo ha caratteristiche specifiche nelle variazioni stagionali della portata.
Conoscere il regime di un fiume è fondamentale per molte attività umane: dall'agricoltura alla produzione di energia idroelettrica, dalla navigazione alla prevenzione delle alluvioni. Permette di prevedere quando il fiume avrà più o meno acqua durante l'anno.
L'importanza dei bacini fluviali
I bacini fluviali sono ecosistemi complessi che svolgono funzioni fondamentali per l'ambiente e per le società umane. Essi regolano il ciclo dell'acqua, trasportano sedimenti e nutrienti, e forniscono habitat per molte specie animali e vegetali.
Dal punto di vista umano, i bacini fluviali sono stati sempre centri di sviluppo delle civiltà. Le prime città sono sorte lungo i fiumi, che fornivano acqua per bere e per l'agricoltura, vie di comunicazione e trasporto, e energia per muovere mulini e altre macchine.
Oggi i bacini fluviali continuano a essere fondamentali per l'economia e la società. Forniscono acqua per l'uso domestico, industriale e agricolo, energia idroelettrica, vie di trasporto e opportunità ricreative. Molte delle più grandi città del mondo si trovano lungo i fiumi.
La gestione sostenibile dei bacini fluviali è una delle sfide più importanti del nostro tempo. I cambiamenti climatici, l'inquinamento, l'urbanizzazione e lo sfruttamento eccessivo delle risorse idriche minacciano la salute di questi ecosistemi vitali.
Conclusione
Il bacino fluviale rappresenta un sistema naturale complesso e affascinante, dove ogni elemento è collegato agli altri in un equilibrio delicato. Comprendere come funziona questo sistema ci aiuta ad apprezzare l'importanza dell'acqua nella nostra vita e la necessità di proteggere e gestire responsabilmente le risorse idriche. Lo studio dei bacini fluviali ci insegna anche come la geografia fisica influenzi profondamente le attività umane e lo sviluppo delle società.