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Aggettivi Italiani: Descrizione E Regole

Pubblicato il 22/04/2025
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Gli aggettivi sono una parte fondamentale del discorso italiano che arricchisce e precisa il significato dei nomi. Essi si dividono in due grandi categorie: qualificativi e determinativi, ognuna con caratteristiche e funzioni specifiche. Comprendere le diverse tipologie di aggettivi e le loro regole d'uso è essenziale per esprimersi correttamente e con precisione nella lingua italiana.

Definizione e funzione degli aggettivi

L'aggettivo è quella parte variabile del discorso che si aggiunge al nome per indicare una qualità o per determinarlo in modo più preciso. L'aggettivo concorda sempre nel genere e nel numero con il nome a cui si riferisce.

Gli aggettivi svolgono due funzioni principali:

Funzione attributiva: quando accompagnano direttamente il nome

- Una bella giornata

- Il mio libro

Funzione predicativa: quando sono collegati al nome tramite un verbo copulativo

- La giornata è bella

- Il libro sembra interessante

Come tutte le parti variabili del discorso, gli aggettivi sono formati da una radice (parte invariabile che contiene il significato) e da una desinenza (parte variabile che indica genere e numero).

Classificazione generale degli aggettivi

Gli aggettivi italiani si dividono in due grandi categorie:

1. Aggettivi qualificativi: indicano una qualità del nome

• Esprimono caratteristiche fisiche, morali, intellettuali

• Esempi: bello, brutto, intelligente, coraggioso, alto, piccolo

• Si dividono in gradi: positivo, comparativo, superlativo

2. Aggettivi determinativi: determinano o precisano il nome

• Non esprimono qualità ma specificano il nome in vari modi

• Si suddividono in: possessivi, dimostrativi, indefiniti, numerali, interrogativi, esclamativi

• Esempi: mio, questo, alcuni, tre, quale, che

La distinzione tra queste due categorie è fondamentale per comprendere la funzione specifica di ogni aggettivo nella frase.

Aggettivi qualificativi e i loro gradi

Gli aggettivi qualificativi possono esprimere la qualità in diversi gradi di intensità:

Grado positivo: esprime semplicemente una qualità

Marco è alto

La casa è grande

Grado comparativo: esprime un confronto tra due termini

Comparativo di maggioranza: più... di/che

- Marco è più alto di Paolo

Comparativo di minoranza: meno... di/che

- Questa casa è meno grande della tua

Comparativo di uguaglianza: tanto/così... quanto/come

- Marco è alto quanto Paolo

Grado superlativo: esprime la qualità al massimo grado

Superlativo relativo: il più/meno... di/tra

- Marco è il più alto della classe

Superlativo assoluto: molto + aggettivo o aggettivo + -issimo

- Marco è altissimo / molto alto

Aggettivi dimostrativi

Gli aggettivi dimostrativi forniscono informazioni sulla posizione, nel tempo e nello spazio, del nome a cui si riferiscono. Indicano dove si trovano oggetti, persone, animali rispetto a chi parla o chi ascolta.

Forme degli aggettivi dimostrativi:

Questo/questa/questi/queste: indica vicinanza a chi parla

- Questo libro è interessante (libro vicino a chi parla)

- Queste scarpe sono comode

Codesto/codesta/codesti/codeste: indica vicinanza a chi ascolta (poco usato)

- Codesto quaderno è tuo? (quaderno vicino a chi ascolta)

Quello/quella/quelli/quelle: indica lontananza da entrambi

- Quella montagna è molto alta (montagna lontana)

- Quei ragazzi stanno giocando

Attenzione alle forme di 'quello':

Quel (davanti a nomi maschili singolari che iniziano per consonante)

Quello (davanti a nomi maschili singolari che iniziano per s+consonante, z, gn, ps)

Quell' (davanti a nomi che iniziano per vocale)

Altri aggettivi dimostrativi:

Stesso/medesimo: indicano identità

- Abbiamo la stessa età

Tale: indica somiglianza o indeterminatezza

- Non ho mai visto una tale confusione

Aggettivi numerali

Gli aggettivi numerali forniscono informazioni sulla quantità numerica dei sostantivi ai quali si riferiscono. Si dividono in diverse categorie:

1. Numerali cardinali: indicano una quantità precisa

uno, due, tre, quattro, cinque...

• Sono generalmente invariabili, tranne 'uno' che diventa 'una' al femminile

Ho comprato tre libri

C'è una persona alla porta

2. Numerali ordinali: indicano la posizione in una successione

primo, secondo, terzo, quarto, quinto...

• Si accordano in genere e numero con il sostantivo

Gennaio è il primo mese dell'anno

Abito al terzo piano

3. Numerali moltiplicativi: indicano quante volte è moltiplicata una quantità

doppio, triplo, quadruplo, duplice, triplice...

Ho pagato il doppio del prezzo normale

4. Numerali frazionari: indicano una parte di un intero

mezzo, un terzo, due quinti...

Ho mangiato mezza pizza

5. Numerali collettivi: indicano una quantità considerata come insieme

paio, coppia, decina, dozzina, centinaio, migliaio...

Ho comprato una dozzina di uova

6. Numerali distributivi: indicano il modo di distribuzione

ogni, ciascuno, uno per volta...

Ogni studente ha il suo banco

Aggettivi indefiniti

Gli aggettivi indefiniti forniscono informazioni non definite sulla qualità e la quantità dei nomi a cui si riferiscono. Si dividono in tre gruppi principali:

1. Aggettivi che indicano una sola unità o una pluralità non specificata:

alcuno/a/i/e, nessuno/a, ciascuno/a, ogni, qualche, certo/a/i/e

Alcuni studenti sono assenti

Nessun problema è irrisolvibile

Ogni giorno studio italiano

Qualche volta vado al cinema

2. Aggettivi che indicano una quantità indeterminata:

poco/a/hi/he, parecchio/a/hi/he, molto/a/i/e, troppo/a/i/e, tanto/a/i/e, tutto/a/i/e, altro/a/i/e

Ho poco tempo libero

Ci sono molte persone in piazza

Tutto il mondo è paese

3. Aggettivi che indicano una qualità indeterminata:

qualsiasi, qualunque

Accetto qualsiasi proposta

Qualunque decisione prenderai, ti sosterrò

Particolarità degli indefiniti:

• Alcuni non hanno forma plurale o femminile (ogni, qualche)

• Altri cambiano significato al singolare e al plurale (altro/altri)

• Alcuni possono essere usati anche come pronomi

Aggettivi interrogativi ed esclamativi

Gli aggettivi interrogativi introducono frasi che contengono una domanda, mentre gli aggettivi esclamativi introducono frasi che esprimono un'esclamazione.

Forme comuni:

Gli aggettivi interrogativi ed esclamativi condividono le stesse forme:

Che: invariabile

- Interrogativo: Che libro stai leggendo?

- Esclamativo: Che bella giornata!

Quale/quali: variabile solo nel numero

- Interrogativo: Quale strada devo prendere?

- Esclamativo: Quali meraviglie hai visto!

Quanto/a/i/e: variabile in genere e numero

- Interrogativo: Quanti anni hai?

- Esclamativo: Quanta pazienza ci vuole!

Uso e posizione:

• Nelle frasi interrogative dirette sono seguiti dal punto interrogativo

• Nelle frasi esclamative sono seguiti dal punto esclamativo

• Precedono sempre il nome a cui si riferiscono

• Nelle interrogative indirette non richiedono segni di punteggiatura speciali:

- Non so che libro scegliere

Aggettivi possessivi

Gli aggettivi possessivi indicano a chi appartiene ciò che viene espresso dal nome o chi ha relazioni personali, sociali o di parentela con la persona espressa dal nome.

Forme degli aggettivi possessivi:

Prima persona singolare: mio/a/ei/e

- Il mio libro, la mia penna

Seconda persona singolare: tuo/a/oi/e

- Il tuo zaino, le tue scarpe

Terza persona singolare: suo/a/oi/e

- La sua casa, i suoi amici

Prima persona plurale: nostro/a/i/e

- Il nostro paese, le nostre tradizioni

Seconda persona plurale: vostro/a/i/e

- La vostra scuola, i vostri progetti

Terza persona plurale: loro (invariabile)

- La loro macchina, i loro figli

Uso dell'articolo con i possessivi:

Con l'articolo:

- Nomi di parentela al plurale: i miei fratelli

- Nomi di parentela con diminutivi: la mia sorellina

- Nomi di parentela con aggettivi: il mio caro papà

- Con 'loro': la loro madre

Senza articolo:

- Nomi di parentela al singolare: mia madre, tuo padre

- Eccezioni: mamma, papà, babbo vogliono l'articolo

Posizione:

• Generalmente precedono il nome: la mia bicicletta

• Possono seguire il nome in espressioni enfatiche: casa mia

• Nei vocativi: figlio mio!