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Analisi grammaticale: guida completa alle nove parti del discorso

Pubblicato il 29/07/2025

L'analisi grammaticale è uno strumento fondamentale per comprendere la struttura della lingua italiana. Secondo [Skuola.net](https://www.skuola.net/grammatica-italiana/analisi-grammaticale.html), questa analisi è molto importante nell'ambito della grammatica italiana ed è composta da vari elementi fondamentali per capire il senso delle frasi: il verbo, le congiunzioni, i sostantivi, gli avverbi, gli articoli e tutte le altre parti del discorso. L'analisi grammaticale consiste nell'identificare e classificare ogni parola di una frase secondo la sua funzione grammaticale, distinguendo tra le parti variabili (che si flettono) e le parti invariabili del discorso.

Le nove parti del discorso

La grammatica italiana classifica le parole in nove parti del discorso, che si dividono in due grandi categorie:

Parti variabili:

Le parti variabili si flettono (declinazione) secondo il genere e il numero. Il verbo si flette (coniugazione) secondo modo, tempo, persona e numero.

Parti invariabili:

Le parti invariabili sono: avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione. Queste parti non sono soggette a nessun mutamento di forma.

Classificazione completa:

NOME (o sostantivo) - Parte variabile

ARTICOLO - Parte variabile

AGGETTIVO - Parte variabile

PRONOME - Parte variabile

VERBO - Parte variabile

AVVERBIO - Parte invariabile

PREPOSIZIONE - Parte invariabile

CONGIUNZIONE - Parte invariabile

INTERIEZIONE - Parte invariabile

Il NOME (sostantivo)

Il nome è una parte del discorso variabile che indica persone, animali, cose, luoghi, concetti e sentimenti.

Caratteristiche del nome:

Significato:

Concreto: indica oggetti percepibili con i sensi (casa, libro, cane)

Astratto: indica concetti non percepibili (amore, felicità, pensiero)

Comune: indica una categoria generica (città, fiume, montagna)

Proprio: indica un individuo specifico (Roma, Tevere, Monte Bianco)

Individuale: indica un singolo elemento (albero, studente)

Collettivo: indica un insieme (foresta, classe)

Forma:

Primitivo: non deriva da altre parole (casa, libro)

Derivato: deriva da altre parole (casetta, libretto)

Alterato: modificato con suffissi (casina, libricino)

Composto: formato da più parole (capostazione, pescecane)

Aspetto morfologico:

Genere: maschile (il libro) o femminile (la casa)

Numero: singolare (il libro) o plurale (i libri)

L'ARTICOLO

L'articolo è una parte del discorso variabile che accompagna il nome e ne determina il genere e il numero.

Tipi di articolo:

Articolo determinativo:

Maschile singolare: il, lo, l'

Maschile plurale: i, gli

Femminile singolare: la, l'

Femminile plurale: le

Articolo indeterminativo:

Maschile singolare: un, uno

Femminile singolare: una, un'

Plurale: dei, degli, delle

Articolo partitivo:

Maschile: del, dello, dell'

Femminile: della, dell'

Plurale: dei, degli, delle

Caratteristiche:

Tipo: determinativo, indeterminativo, partitivo

Aspetto morfologico: genere (maschile/femminile) e numero (singolare/plurale)

L'AGGETTIVO

L'aggettivo è una parte del discorso variabile che accompagna il nome per qualificarlo o determinarlo.

Categorie di aggettivi:

Aggettivo qualificativo:

Positivo: bello, grande, intelligente

Comparativo:

- Di maggioranza: più bello di

- Di minoranza: meno bello di

- Di uguaglianza: bello come

Superlativo:

- Assoluto: bellissimo, grandissimo

- Relativo: il più bello, il meno grande

Aggettivo determinativo:

Possessivo: mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro

Dimostrativo: questo, codesto, quello

Indefinito: alcuno, poco, tutti, alcuni, nessuno

Interrogativo: che?, quale?, quanti?

Esclamativo: che bello!, quale sorpresa!

Numerale: tre, terzo, triplice

Struttura dell'aggettivo:

Primitivo: adatto

Derivato: adattato (da adattare)

Alterato: furbacchione

Composto: variopinto

Caratteristiche morfologiche:

Genere: maschile e femminile

Numero: singolare e plurale

Il PRONOME

Il pronome è una parte del discorso variabile che sostituisce il nome o lo accompagna.

Categorie di pronomi:

Pronome personale:

Prima persona: io, me, mi, noi, ci

Seconda persona: tu, te, ti, voi, vi

Terza persona: egli, ella, esso, essa, essi, esse, lui, lei, loro

Riflessivi: me, te, se, ci, vi, si

Pronome possessivo:

Singolare: il mio, il tuo, il suo, il nostro, il vostro, il loro

Plurale: i miei, i tuoi, i suoi, i nostri, i vostri, i loro

Pronome dimostrativo:

Questo: indica ciò che è vicino a chi parla

Codesto: indica ciò che è vicino a chi ascolta

Quello: indica ciò che è lontano da entrambi

Pronome indefinito:

Alcuni: chiunque, nulla, qualcosa, qualcuno, nessuno

Quantità: poco, molto, tanto, tutto, parecchio

Pronome interrogativo:

Chi?: per persone

Che?: per cose

Quale?: per scelta

Quanto?: per quantità

Pronome relativo:

Che: il libro che ho letto

Il quale: la persona della quale parli

Cui: la casa in cui abito

Pronome esclamativo:

Quanto!: Quanto sei bella!

Quale!: Quale sorpresa!

Caratteristiche morfologiche:

Genere: maschile e femminile

Numero: singolare e plurale

Persona: prima, seconda, terza (per i personali)

Il VERBO

Il verbo è la parte del discorso più importante, che esprime azioni, stati, eventi e modi di essere.

Tipi di verbo:

Verbo transitivo:

Diatesi attiva: Il bambino mangia la mela

Diatesi passiva: La mela è mangiata dal bambino

Diatesi riflessiva:

- Propria: Io mi lavo

- Apparente: Mi lavo le mani

- Reciproca: Essi si salutano

Verbo intransitivo:

Diatesi attiva: Il sole splende

Diatesi pronominale: pentirsi, ricordarsi, vergognarsi

Funzioni del verbo:

Ausiliare: essere, avere (per formare tempi composti)

Predicativo: esprime un'azione o uno stato

Copulativo: essere, sembrare, parere (collega soggetto e predicato)

D'appoggio:

- Servile: potere, dovere, volere

- Aspettuale: cominciare, finire, continuare

- Causativo: fare, lasciare

- Fraseologico: stare, andare, venire

Coniugazione del verbo:

Regolare: I, II, III coniugazione

Impersonale: piove, nevica

Irregolare: andare, essere, avere

Modi del verbo:

Indicativo:

Tempi semplici: presente, imperfetto, passato remoto, futuro

Tempi composti: passato prossimo, trapassato prossimo, trapassato remoto, futuro anteriore

Congiuntivo:

Tempi semplici: presente, imperfetto

Tempi composti: passato, trapassato

Condizionale:

Tempo semplice: presente

Tempo composto: passato

Imperativo:

Presente: mangia, studia

Infinito:

Tempo semplice: presente (mangiare)

Tempo composto: passato (aver mangiato)

Gerundio:

Tempo semplice: presente (mangiando)

Tempo composto: passato (avendo mangiato)

Participio:

Tempo semplice: presente (mangiante)

Tempo composto: passato (mangiato)

Caratteristiche morfologiche:

Persona: I, II, III

Numero: singolare, plurale

L'AVVERBIO

L'avverbio è una parte del discorso invariabile che modifica il significato di un verbo, un aggettivo o un altro avverbio.

Categorie di avverbi:

Avverbi di modo:

Come?: bene, male, velocemente, lentamente, facilmente

Esempi: cammina velocemente, parla bene

Avverbi di tempo:

Quando?: oggi, ieri, domani, ora, sempre, mai

Esempi: vado oggi, arrivo ora

Avverbi di luogo:

Dove?: qui, lì, là, sopra, sotto, dentro, fuori

Esempi: vieni qui, metti sopra

Avverbi di quantità:

Quanto?: molto, poco, tanto, troppo, abbastanza

Esempi: è molto bello, mangia poco

Avverbi di affermazione:

, certamente, certo, davvero, veramente

Avverbi di negazione:

No, non, mai, neppure, nemmeno

Avverbi di dubbio:

Forse, probabilmente, forse, chissà

Formazione degli avverbi:

Da aggettivo + mente: veloce → velocemente

Avverbi primitivi: bene, male, qui, lì

Locuzioni avverbiali: di corsa, in fretta, a piedi

La PREPOSIZIONE

La preposizione è una parte del discorso invariabile che collega parole e frasi, stabilendo rapporti di dipendenza.

Tipi di preposizioni:

Preposizioni semplici:

Di: indica possesso, origine, materia

A: indica direzione, destinazione, tempo

Da: indica provenienza, causa, agente

In: indica stato in luogo, tempo, modo

Con: indica compagnia, mezzo, modo

Su: indica posizione sopra, argomento

Per: indica causa, fine, durata

Tra/Fra: indica posizione tra, tempo futuro

Preposizioni articolate:

Del, dello, della, dei, degli, delle

Al, allo, alla, ai, agli, alle

Dal, dallo, dalla, dai, dagli, dalle

Nel, nello, nella, nei, negli, nelle

Col, collo, colla, coi, cogli, colle

Sul, sullo, sulla, sui, sugli, sulle

Pel, pello, pella, pei, pegli, pelle

Funzioni delle preposizioni:

Complemento di specificazione: il libro di storia

Complemento di termine: do il libro a Marco

Complemento di moto da luogo: vengo da Roma

Complemento di stato in luogo: sono in casa

Complemento di mezzo: vado con l'auto

Complemento di causa: piango per la gioia

La CONGIUNZIONE

La congiunzione è una parte del discorso invariabile che collega parole, frasi o proposizioni.

Tipi di congiunzioni:

Congiunzioni coordinanti:

Copulative: e, anche, pure, inoltre

Disgiuntive: o, oppure, ovvero

Avversative: ma, però, tuttavia, bensì

Conclusive: dunque, quindi, perciò, pertanto

Correlative: sia... sia, né... né, o... o

Congiunzioni subordinanti:

Causali: perché, poiché, dato che, siccome

Temporali: quando, mentre, dopo che, prima che

Finali: perché, affinché, in modo che

Concessive: benché, sebbene, malgrado, nonostante

Condizionali: se, qualora, a condizione che

Consecutive: così... che, tanto... che

Comparative: come, più... di, meno... di

Interrogative: se, come, quando, dove

Funzioni delle congiunzioni:

Collegare parole: pane e burro

Collegare frasi: Studio e lavoro

Collegare proposizioni: Vado a casa perché sono stanco

L'INTERIEZIONE

L'interiezione è una parte del discorso invariabile che esprime sentimenti, emozioni o richiami.

Tipi di interiezioni:

Interiezioni proprie:

Ah!: sorpresa, gioia, dolore

Oh!: meraviglia, stupore

Eh!: dubbio, esitazione

Uh!: disgusto, fastidio

Ehi!: richiamo, attenzione

Ohi!: dolore fisico

Interiezioni improprie:

Dio mio!: stupore, meraviglia

Perbacco!: sorpresa

Accidenti!: disappunto

Bravo!: approvazione

Zitto!: ordine, comando

Locuzioni interiettive:

Per amor del cielo!

Dio buono!

Che bello!

Che peccato!

Funzioni delle interiezioni:

Esprimere sentimenti: Ah, che bello!

Richiamare l'attenzione: Ehi, ascolta!

Esprimere dolore: Ahi, mi sono fatto male!

Esprimere sorpresa: Oh, che sorpresa!

Come fare l'analisi grammaticale

Per fare una corretta analisi grammaticale, è necessario seguire un metodo sistematico:

Passi da seguire:

1. Leggere attentamente la frase:

• Comprendere il significato generale

• Identificare le parole una per una

• Non saltare nessuna parola

2. Identificare la parte del discorso:

• Chiedersi: "Che tipo di parola è?"

• Considerare la funzione nella frase

• Osservare le caratteristiche morfologiche

3. Analizzare le caratteristiche specifiche:

Per le parti variabili: genere, numero, persona

Per il verbo: modo, tempo, persona, numero

Per le parti invariabili: tipo e funzione

4. Verificare l'analisi:

• Controllare che l'analisi abbia senso nel contesto

• Assicurarsi di non aver dimenticato parole

• Verificare la coerenza grammaticale

Esempio pratico:

Frase: "Il bambino studia diligentemente"

Analisi:

Il: articolo determinativo maschile singolare

bambino: nome comune di persona maschile singolare

studia: verbo studiare, indicativo presente, 3ª persona singolare

diligentemente: avverbio di modo

Consigli pratici:

Iniziare sempre dal verbo: è la parte più importante

Fare attenzione agli articoli: aiutano a identificare genere e numero

Considerare il contesto: la stessa parola può avere funzioni diverse

Esercitarsi regolarmente: la pratica migliora l'abilità

Errori comuni nell'analisi grammaticale

Durante l'analisi grammaticale è facile commettere alcuni errori comuni:

Errori frequenti:

Confondere aggettivi e pronomi:

Errore: classificare "mio" sempre come aggettivo

Correzione: "mio" è aggettivo in "il mio libro", pronome in "il mio è rosso"

Non riconoscere i verbi ausiliari:

Errore: analizzare "ho mangiato" come due verbi separati

Correzione: "ho" è ausiliare, "mangiato" è participio passato

Confondere avverbi e aggettivi:

Errore: classificare "veloce" sempre come aggettivo

Correzione: "veloce" è aggettivo in "un'auto veloce", avverbio in "corre veloce"

Non riconoscere le preposizioni articolate:

Errore: analizzare "del" come articolo + preposizione

Correzione: "del" è una preposizione articolata unica

Dimenticare le interiezioni:

Errore: ignorare parole come "ah", "oh", "ehi"

Correzione: sono interiezioni e vanno sempre analizzate

Strategie per evitare errori:

Leggere attentamente: non saltare parole

Considerare il contesto: la stessa parola può avere funzioni diverse

Verificare sempre: controllare che l'analisi abbia senso

Esercitarsi: la pratica riduce gli errori

Conclusione

L'analisi grammaticale è uno strumento fondamentale per comprendere la struttura della lingua italiana. Attraverso l'identificazione e la classificazione delle nove parti del discorso - nome, articolo, aggettivo, pronome, verbo, avverbio, preposizione, congiunzione e interiezione - possiamo analizzare ogni elemento di una frase e comprenderne la funzione. Le parti variabili (nome, articolo, aggettivo, pronome, verbo) si flettono secondo genere, numero e persona, mentre le parti invariabili (avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione) mantengono sempre la stessa forma. Per fare una corretta analisi grammaticale è necessario seguire un metodo sistematico, partendo dal verbo e considerando sempre il contesto in cui si trova ogni parola. Con la pratica costante e l'attenzione ai dettagli, l'analisi grammaticale diventa uno strumento prezioso per migliorare la comprensione e l'uso corretto della lingua italiana.