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Apostrofo. Aspetto ortografico

Pubblicato il 28/03/2025
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L'apostrofo è un segno grafico fondamentale nella lingua italiana che indica l'elisione, ovvero la caduta della vocale finale di una parola davanti a un'altra che inizia per vocale. Conoscere le regole dell'apostrofo è essenziale per scrivere correttamente in italiano e evitare errori ortografici comuni.

Che cos'è l'elisione

L'elisione è la caduta della vocale atona finale di una parola davanti a un'altra parola che comincia per vocale o per h muta.

Questo fenomeno viene indicato graficamente con l'apostrofo ('). L'elisione serve a rendere più fluida la pronuncia e a evitare l'incontro di due vocali consecutive che potrebbero creare difficoltà nella lettura.

È importante distinguere l'elisione dal troncamento, che invece è la caduta di una o più lettere finali di una parola, indipendentemente dalla lettera iniziale della parola seguente.

Elisione obbligatoria

In alcuni casi l'elisione è obbligatoria e deve sempre essere segnalata con l'apostrofo:

Gli articoli determinativi lo e la davanti a parole che iniziano per vocale: l'uomo, l'amica, l'ora.

L'articolo determinativo le davanti a parole che iniziano per e: l'erbe (anche se oggi si preferisce spesso le erbe).

Le preposizioni articolate formate con lo e la: dell'uomo, nell'acqua, sull'albero.

Gli aggettivi bello e quello al maschile singolare: bell'uomo, quell'albero.

L'aggettivo santo davanti a nomi che iniziano per vocale: Sant'Antonio, Sant'Anna.

Elisione facoltativa

In altri casi l'elisione è facoltativa e può essere usata o meno a seconda del contesto e dello stile:

I pronomi personali lo e la davanti al verbo: l'ho visto oppure lo ho visto.

Gli aggettivi dimostrativi questo e questa: quest'anno oppure questo anno.

L'avverbio anche davanti a parole che iniziano per vocale: anch'io oppure anche io.

Alcune forme del verbo essere: com'è oppure come è.

Casi particolari e eccezioni

Esistono alcuni casi particolari da ricordare per l'uso corretto dell'apostrofo:

Davanti alla parola 'uno': si scrive sempre l'uno (con l'apostrofo) e mai lo uno.

Con i nomi femminili che iniziano per vocale: l'elisione è sempre obbligatoria con l'articolo la: l'amica, l'isola, l'università.

Attenzione alle parole che iniziano per 'i' + consonante: in questi casi non si fa elisione. Si scrive lo iodio, lo yogurt, lo yacht.

Con alcune parole straniere entrate nell'uso italiano, l'elisione può variare a seconda dell'uso consolidato.

Esempi pratici di elisione

Vediamo alcuni esempi concreti per comprendere meglio l'uso dell'apostrofo:

Con gli articoli: l'oro (non lo oro), l'ago (non la ago), l'una (non la una).

Con le preposizioni articolate: dell'amico, nell'armadio, sull'isola, dall'università.

Con gli aggettivi: quell'imbarcazione, bell'esempio, Sant'Elena.

Con i pronomi: l'ho chiamato, l'abbiamo vista, me l'ha detto.

Errori comuni da evitare

Alcuni errori frequenti nell'uso dell'apostrofo possono essere facilmente evitati:

Non confondere elisione e troncamento: un amico (troncamento, senza apostrofo) vs l'amico (elisione, con apostrofo).

Attenzione ai plurali: gli articoli plurali gli e le generalmente non si elidono, tranne in casi particolari come l'erbe.

Non usare l'apostrofo con parole che iniziano per consonante: si scrive la strada e non l'strada.

Prestare attenzione al genere: l'amica (femminile) vs l'amico (maschile), entrambi corretti ma con significati diversi.

Conclusione

L'uso corretto dell'apostrofo è fondamentale per una scrittura italiana precisa ed elegante. Conoscere le regole dell'elisione obbligatoria e facoltativa permette di evitare errori comuni e di esprimersi con maggiore sicurezza. La pratica costante e l'attenzione ai dettagli ortografici contribuiscono a sviluppare una competenza linguistica solida e duratura.