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La scoperta rivoluzionaria di Rita Levi-Montalcini sui neuroni

Pubblicato il 08/05/2025
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Le cellule nervose rappresentano uno degli argomenti di studio più affascinanti delle scienze biologiche, costituendo la base del nostro cervello, l'organo più importante e sviluppato dell'essere umano. La comprensione di come avviene la crescita di queste cellule è stata resa possibile grazie agli straordinari studi della famosa scienziata italiana Rita Levi-Montalcini, le cui scoperte hanno rivoluzionato la neurobiologia moderna.

L'importanza delle cellule nervose

Le cellule nervose sono un argomento di studio fondamentale in quanto costituiscono il nostro cervello e quindi senza di esse non avremmo questo che è l'organo più importante e sviluppato nell'essere umano.

Il cervello umano è composto da miliardi di neuroni che comunicano tra loro attraverso complesse reti di connessioni, permettendo tutte le funzioni cognitive, motorie e sensoriali che caratterizzano la vita umana.

Comprendere come queste cellule crescono, si sviluppano e si connettono tra loro è essenziale per capire non solo il funzionamento normale del sistema nervoso, ma anche per sviluppare terapie per le malattie neurologiche.

Gli esperimenti pionieristici di Rita Levi-Montalcini

Come avviene la crescita di queste cellule è stato scoperto dalla famosa scienziata italiana e internazionale Rita Levi-Montalcini. La sua ricerca ha aperto nuove frontiere nella comprensione del sistema nervoso.

La scoperta iniziò con una serie di esperimenti sui comportamenti delle cellule del cervello, in particolare con l'osservazione per la prima volta del comportamento di morte della cellula per volontà del corpo stesso.

Questo fenomeno, chiamato morte cellulare programmata o apoptosi, rappresentava una scoperta rivoluzionaria: le cellule non morivano solo per fattori esterni o per invecchiamento, ma anche quando il corpo decideva che non erano più necessarie.

Gli esperimenti di Montalcini hanno dimostrato che questa "volontà" esiste anche nelle cellule del cervello, che in caso di necessità o mancato funzionamento (quindi senza scopo di esistere) morivano in modo programmato.

Il ciclo vitale delle cellule nervose

Infatti, tutte le cellule hanno una nascita, un accrescimento durante il quale svolgono la loro funzione designata loro e poi scompaiono distrutte, non esistendo più fisicamente come unità cellulare.

Questa morte avviene per diverse ragioni: per colpa di fattori esterni (come traumi o tossine), perché è giunta al limite della sua capacità di funzionare (invecchiamento cellulare), o appunto per volontà del corpo stesso.

Una volta affrontati gli studi sulla scomparsa cellulare, vennero condotti esperimenti per comprendere il processo opposto: come le cellule nervose crescono e si sviluppano.

Questo approccio completo, che studiava sia la morte che la nascita delle cellule, ha permesso di ottenere una visione globale del ciclo vitale neuronale.

La scoperta della molecola NGF

Dapprima, venne osservato che quando queste cellule neuronali venivano fatte crescere in condizioni di laboratorio e osservate al microscopio effettivamente crescevano. Con determinate tecniche venne trovata una molecola di origine proteica, sempre presente durante questo processo.

Quindi doveva avere un ruolo fondamentale nella crescita. Venne chiamata con la sigla NGF, il cui significato per esteso riguarda appunto la trasformazione in cellule neuronali (Nerve Growth Factor - Fattore di Crescita Nervoso).

Poi le stesse osservazioni vennero fatte in altri esperimenti in cui si mettevano in contatto ancora cellule di base con varie molecole e varie altre cellule per trovare una risposta, e ricomparì questa NGF.

Il quadro allora fu chiaro: questa era solo una delle tante molecole proteiche coinvolte nella crescita neuronale, ma rappresentava un elemento chiave per comprendere il processo di differenziazione cellulare.

Il meccanismo d'azione dell'NGF

Questa molecola di crescita favoriva con la sua presenza e la sua azione le cellule destinate a essere neuroni, spingendole ad assumere la forma allungata caratteristica delle cellule nervose.

L'NGF non solo promuoveva la crescita, ma era anche determinante nel legame e formazione di ponti tra neuroni, facilitando la creazione delle connessioni sinaptiche essenziali per la comunicazione nervosa.

Il processo di crescita neuronale guidato dall'NGF comprende diverse fasi: la differenziazione delle cellule staminali, l'allungamento degli assoni e dei dendriti, e la formazione delle sinapsi con altri neuroni.

Questa scoperta ha rivelato che la crescita dei neuroni non è un processo casuale, ma è finemente regolato da specifiche molecole che guidano ogni passaggio dello sviluppo.

Applicazioni mediche moderne

La capacità di manipolare (con i limiti dovuti) questo tipo di cellule viene oggi applicata alla risoluzione di malattie che debilitano proprio quelle funzioni governate dai gruppi di neuroni sparsi per il nostro corpo.

Gran parte degli studi vennero fatti dalla Montalcini, e poi portati avanti e approfonditi da ricercatori di tutto il mondo, creando un campo di ricerca in continua espansione.

Le applicazioni terapeutiche includono trattamenti per malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson, terapie per lesioni del midollo spinale e strategie per la riparazione di danni cerebrali.

La comprensione dei meccanismi di crescita neuronale ha anche aperto la strada alla medicina rigenerativa, offrendo speranze per la riparazione e sostituzione di tessuto nervoso danneggiato.

Oggi, la ricerca sui fattori di crescita nervosa continua a evolversi, con nuove scoperte che ampliano le nostre conoscenze e le possibilità terapeutiche per malattie precedentemente considerate incurabili.

Conclusione

La scoperta di Rita Levi-Montalcini sul processo di crescita dei neuroni e sul ruolo dell'NGF rappresenta una pietra miliare nella storia della scienza. I suoi studi non solo hanno approfondito la nostra comprensione del sistema nervoso, ma hanno anche aperto nuove prospettive terapeutiche per il trattamento di malattie neurologiche, dimostrando come la ricerca scientifica fondamentale possa tradursi in benefici concreti per l'umanità.