Le fanerogame: piante con fiori e semi
Le fanerogame sono piante che si caratterizzano per la presenza di fiori e per la capacità di riprodursi attraverso i semi. Questo gruppo rappresenta la forma più evoluta del regno vegetale e comprende la maggior parte delle piante che conosciamo oggi, dalle erbe ai grandi alberi.
Caratteristiche generali delle fanerogame
Le fanerogame sono piante superiori che possiedono fiori visibili e si moltiplicano principalmente per mezzo dei semi. Il termine "fanerogame" deriva dal greco e significa letteralmente "nozze visibili", riferendosi al fatto che i loro organi riproduttivi sono ben evidenti.
Queste piante rappresentano il gruppo più numeroso e diversificato del regno vegetale, con oltre 250.000 specie conosciute. La loro caratteristica principale è la presenza di semi, che consentono una riproduzione più efficace rispetto alle piante primitive.
Le fanerogame si distinguono in tre grandi gruppi: gimnosperme, monocotiledoni e dicotiledoni, ognuno con caratteristiche specifiche che li rendono facilmente riconoscibili.
Le gimnosperme: piante a seme nudo
Le gimnosperme sono piante legnose caratterizzate dalla presenza di ovuli nudi, cioè non racchiusi all'interno di un ovario. Il nome significa letteralmente "seme nudo" e si riferisce a questa particolare caratteristica.
Questi vegetali presentano fiori maschili distinti da quelli femminili, spesso portati sulla stessa pianta. L'ordine più importante delle gimnosperme è quello delle conifere, che comprende magnifici alberi resinosi di grande importanza economica.
Le conifere devono il loro nome al fatto che producono frutti a forma di cono o pigna. Vengono chiamate anche "resinose" perché il loro legno è ricco di resina, una sostanza che emana un caratteristico odore balsamico.
Tra le conifere più diffuse troviamo l'abete rosso (o peccio), il larice, il pino silvestre e l'abete bianco. Queste piante costituiscono una parte fondamentale del patrimonio boschivo italiano e forniscono legno di alta qualità per l'industria.
Le monocotiledoni: un solo cotiledone
Le monocotiledoni sono piante che possiedono un seme con un solo cotiledone (la prima fogliolina che compare durante la germinazione). Questa caratteristica le distingue nettamente dalle dicotiledoni.
Oltre al cotiledone singolo, le monocotiledoni presentano altre caratteristiche distintive: hanno radici fascicolate (a fascetto), fusto generalmente cilindrico e foglie con nervature parallele (parallelinervie).
Tra le famiglie più importanti delle monocotiledoni troviamo le gigliacee e le graminacee. Le gigliacee sono piante erbacee spesso bulbose, con fiori privi di sepali e caratterizzati da sei tepali, sei stami e un pistillo.
Alla famiglia delle gigliacee appartengono il giglio bianco, l'aglio, la cipolla e il tulipano. Le graminacee, invece, sono piante erbacee con fusto a culmo, foglie lineari e fiori riuniti in spighe.
Le graminacee comprendono specie di fondamentale importanza economica come il frumento, il riso, l'orzo, la segale e il granturco, che costituiscono la base dell'alimentazione umana in molte parti del mondo.
Le dicotiledoni: due cotiledoni
Le dicotiledoni sono piante che possiedono un seme con due cotiledoni. Questa caratteristica, insieme ad altre peculiarità morfologiche, le distingue chiaramente dalle monocotiledoni.
Le dicotiledoni presentano una radice a fittone (con una radice principale dalla quale si dipartono quelle secondarie) e foglie con nervature ramificate, che possono essere penninervie (a forma di penna) o palminervie (a forma di mano).
Questo gruppo comprende numerosissime famiglie, tra cui alcune di particolare importanza: solanacee, labiate, composite, rosacee e papilionacee. Ogni famiglia presenta caratteristiche specifiche che permettono di identificare facilmente le piante che vi appartengono.
Le principali famiglie di dicotiledoni
Le solanacee sono piante generalmente erbacee caratterizzate da fiori con corolla campanulata e frutti a capsula o a bacca. A questa famiglia appartengono specie di grande importanza alimentare come la patata, il pomodoro, la melanzana e il peperone.
Le labiate sono facilmente riconoscibili per il fusto a sezione quadrata e i fiori con corolla tipicamente labiata (a forma di labbro). Questa famiglia comprende circa 3.000 specie, tra cui piante aromatiche come la salvia, la lavanda, il rosmarino e la menta.
Le composite si caratterizzano per la tipica infiorescenza a capolino, che riunisce molti piccoli fiori in una struttura che sembra un unico grande fiore. Appartengono a questa famiglia il cardo, il carciofo, il girasole, la margherita e il crisantemo.
Le rosacee sono generalmente piante arboree i cui fiori presentano 5 sepali, 5 petali, numerosi stami e un solo pistillo. Questa famiglia comprende molte piante da frutto come il ciliegio, l'albicocco, il mandorlo, il pero e il melo.
Le papilionacee o leguminose
Le papilionacee, conosciute anche come leguminose, costituiscono una famiglia di particolare importanza sia dal punto di vista economico che ecologico. Il nome "papilionacee" deriva dalla forma caratteristica dei loro fiori, che assomigliano a farfalle in volo.
I fiori papilionacei sono formati da cinque petali con nomi specifici: il vessillo (petalo superiore più grande), le ali (due petali laterali) e la carena (formata da due petali inferiori uniti).
Il frutto caratteristico di questa famiglia è il legume, motivo per cui vengono chiamate anche leguminose. Il legume è un frutto secco che si apre lungo due linee di sutura liberando i semi.
Tra le papilionacee più comuni troviamo piante alimentari fondamentali come il fagiolo, il pisello, la fava, la lenticchia, la soia e l'arachide. Appartengono a questa famiglia anche piante ornamentali come la ginestra e il glicine.
Le leguminose hanno un'importanza ecologica particolare perché molte di esse possiedono noduli radicali contenenti batteri azotofissatori, che arricchiscono il terreno di azoto rendendolo più fertile per altre piante.
Conclusione
Le fanerogame rappresentano il culmine dell'evoluzione vegetale, con adattamenti straordinari che hanno permesso loro di colonizzare praticamente tutti gli ambienti terrestri. La comprensione delle loro caratteristiche distintive e della classificazione in gimnosperme, monocotiledoni e dicotiledoni è fondamentale per riconoscere e apprezzare la straordinaria diversità del mondo vegetale che ci circonda.