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Evoluzione storica e importanza delle costituzioni in Europa

Pubblicato il 02/04/2025
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Le costituzioni rappresentano uno dei pilastri fondamentali della democrazia moderna e della tutela dei diritti dei cittadini. In Europa, l'evoluzione delle carte costituzionali ha segnato il passaggio dalle monarchie assolute agli stati democratici, definendo i rapporti tra governanti e governati. Studiare la storia delle costituzioni europee ci aiuta a comprendere come si sono sviluppati i concetti di libertà, uguaglianza e partecipazione democratica che caratterizzano le società moderne.

Definizione e origine della costituzione

La Costituzione è un documento fondamentale che definisce i diritti e i doveri dei cittadini, stabilendo allo stesso tempo i limiti del potere dello Stato. Questo importante trattato viene redatto dall'assemblea costituente, un organo eletto appositamente per scrivere o modificare la costituzione di un paese.

Il termine 'costituzione' deriva dal latino constitutio e originariamente si riferiva a una legge emanata dall'imperatore romano di particolare importanza. Nel corso dei secoli, questo concetto si è evoluto fino a diventare il fondamento giuridico di ogni stato moderno.

Una costituzione moderna ha il compito di garantire l'equilibrio tra i poteri dello stato, proteggere i diritti fondamentali dei cittadini e stabilire le regole per il funzionamento delle istituzioni democratiche.

Prime carte costituzionali in Europa

La prima carta costituzionale in Europa fu emanata nel 1803 in Polonia dal re Stanisław Poniatowski. Questa costituzione rappresentò un momento rivoluzionario nella storia europea, poiché introdusse principi innovativi per l'epoca.

La costituzione polacca si concentrava principalmente sulla difesa dei diritti dei civili e sulla limitazione dei poteri dell'aristocrazia. Per la prima volta in Europa, un documento ufficiale riconosceva che il potere non doveva essere concentrato nelle mani di pochi nobili, ma doveva essere regolamentato da leggi scritte.

Un aspetto particolarmente innovativo fu il riconoscimento del diritto di voto per l'organismo rappresentante dei cittadini su questioni che riguardavano le città e il commercio. Questo rappresentò un primo passo verso la partecipazione democratica dei cittadini alle decisioni politiche.

Evoluzione della costituzione italiana

La prima carta costituzionale in Italia fu lo Statuto Albertino, promulgato nel 1848 a Torino in seguito ai moti rivoluzionari che attraversarono l'Europa. Questo documento segnò l'inizio del processo di modernizzazione dello stato italiano.

Lo Statuto Albertino era una carta costituzionale ottriata, cioè 'donata' dal sovrano ai suoi sudditi. Questo significava che il re Carlo Alberto di Savoia concedeva volontariamente alcuni diritti ai suoi cittadini, pur mantenendo gran parte del potere nelle sue mani.

Nonostante fosse composta da pochi articoli, questa costituzione riconosceva le principali libertà individuali e il principio di uguaglianza davanti alla legge. Fu istituita una camera rappresentativa, anche se solo parzialmente eletta dal popolo, e un suffragio molto limitato che escludeva la maggior parte della popolazione.

Con la fondazione del Regno d'Italia nel 1861, lo Statuto Albertino divenne la carta fondamentale di tutto il paese unificato. Rimase in vigore fino all'entrata in vigore della Costituzione repubblicana il 1° gennaio 1948, dopo la caduta della monarchia e la nascita della Repubblica italiana.

Struttura della costituzione moderna

La Costituzione italiana attuale è composta da 139 articoli (di cui cinque sono stati successivamente abrogati) ed è divisa in quattro sezioni principali: i principi fondamentali, i diritti e i doveri dei cittadini, l'ordinamento della Repubblica e le disposizioni transitorie finali.

Nella prima parte, dedicata ai principi fondamentali, sono rappresentati gli obiettivi della società e i valori su cui si basa lo stato italiano: libertà, fraternità e uguaglianza. Questi principi costituiscono le fondamenta su cui si costruisce tutto l'ordinamento giuridico del paese.

La sezione sui diritti e doveri dei cittadini introduce diritti fondamentali come il diritto all'istruzione, al lavoro, alla libertà di pensiero e di religione. Questi diritti rappresentano conquiste storiche che garantiscono la dignità e la partecipazione di ogni cittadino alla vita democratica del paese.

L'ordinamento della Repubblica tratta invece la formazione, l'organizzazione e le funzioni delle istituzioni dello Stato italiano, definendo come funzionano il Parlamento, il Governo, la Magistratura e gli altri organi costituzionali. L'ultima sezione, le disposizioni transitorie finali, fu applicata specificamente per gestire il passaggio dalla monarchia alla Repubblica.

Costituzione dell'Unione europea

Dopo decenni di integrazione europea, iniziata con la creazione di un'unione doganale e proseguita con la graduale condivisione di politiche comunitarie, l'Unione europea si è dotata di una costituzione basata sui suoi principi fondativi.

La Costituzione europea fu redatta tra il 2003 e il 2004, con una cerimonia solenne che ebbe luogo a Roma, da cui prende il nome di 'Trattato di Roma'. Questo documento rappresentò un tentativo ambizioso di creare un quadro costituzionale comune per tutti i paesi membri dell'Unione.

Tuttavia, il processo di ratifica della Costituzione europea incontrò difficoltà in alcuni paesi membri. Per questo motivo, molte delle riforme previste furono successivamente adottate attraverso il Trattato di Lisbona, che entrò in vigore il 1° dicembre 2009.

Il Trattato di Lisbona ha rafforzato le istituzioni europee e ha introdotto importanti innovazioni, come la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, che garantisce la protezione dei diritti umani in tutto il territorio dell'Unione.

Conclusione

L'evoluzione delle costituzioni in Europa rappresenta un percorso lungo e complesso verso la democrazia e la tutela dei diritti umani. Dalla prima carta costituzionale polacca del 1803 fino alle moderne costituzioni europee, questi documenti hanno progressivamente ampliato la partecipazione democratica e rafforzato la protezione dei diritti individuali. Lo studio di questa evoluzione ci aiuta a comprendere l'importanza delle istituzioni democratiche e il valore della partecipazione civica nella costruzione di società più giuste e libere. Le costituzioni moderne continuano a evolversi per rispondere alle sfide del nostro tempo, mantenendo sempre al centro la dignità umana e i principi democratici.