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Parafrasi della poesia 'Allora' di Giovanni Pascoli

Pubblicato il 15/05/2025
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La poesia 'Allora' di Giovanni Pascoli è una riflessione malinconica sul tempo perduto e sulla felicità irraggiungibile. Attraverso versi delicati e carichi di nostalgia, il poeta ci conduce in un viaggio emotivo verso un passato che brilla di una luce speciale, irripetibile e lontana.

Il testo della poesia

La poesia 'Allora' si presenta in novenari, una metrica che conferisce al componimento un ritmo dolce e nostalgico, perfetto per esprimere i sentimenti di rimpianto e dolcezza del ricordo.

Allora... in un tempo assai lunge
felice fui molto; non ora:
ma quanta dolcezza mi giunge
da tanta dolcezza d'allora!

Quell'anno! per anni che poi
fuggirono, che fuggiranno,
non puoi, mio pensiero, non puoi,
portare con te, che quell'anno!

Un giorno fu quello, ch'è senza
compagno, ch'è senza ritorno;
la vita fu vana parvenza
sì prima sì dopo quel giorno!

Un punto!... così passeggero,
che in vero passò non raggiunto,
ma bello così, che molto ero
felice, felice, quel punto!

Parafrasi dettagliata

Prima strofa: 'Allora, in un tempo molto lontano, fui molto felice; non ora: ma quanta dolcezza mi ritorna dalla dolcezza di allora!' Il poeta si rivolge a un tempo passato, lontano, quando era felice, contrapponendolo al presente infelice.

Seconda strofa: 'Quell'anno! Per gli anni che poi sono fuggiti e che fuggiranno, non puoi, mio pensiero, non puoi dimenticare quell'anno!' L'anno della felicità diventa un punto di riferimento assoluto nella memoria.

Terza strofa: 'Un giorno fu quello, che è senza confronto, che è senza ritorno; la vita fu vana apparenza sia prima che dopo quel giorno!' Quel giorno speciale è irripetibile e unico, tanto che tutto il resto della vita appare insignificante.

Quarta strofa: 'Un momento!... così fugace, che in verità passò senza essere veramente vissuto, ma così bello, che ero molto felice per quel momento!' Il momento di felicità è paradossalmente fuggito senza essere pienamente goduto.

Analisi tematica e stilistica

Il tema centrale della poesia è la nostalgia per un tempo perduto, un topos ricorrente nella poesia pascoliana. Il poeta evoca un momento di felicità pura che assume dimensioni quasi mitiche nella memoria.

L'uso dell'avverbio 'allora' che dà il titolo alla poesia crea un'opposizione temporale netta tra passato felice e presente infelice. Questa contrapposizione è sottolineata dall'espressione 'non ora' nella prima strofa.

La struttura circolare della poesia, che inizia e finisce con il ricordo del momento felice, rispecchia l'ossessione del poeta per quel tempo irripetibile.

Le figure retoriche utilizzate includono l'apostrofe ('mio pensiero'), l'metafora ('la vita fu vana parvenza') e l'iperbole nella descrizione dell'unicità di quel momento.

Il significato profondo

La poesia esprime la condizione esistenziale dell'uomo moderno, sospeso tra il rimpianto per un passato idealizzato e l'insoddisfazione del presente.

Il paradosso temporale presentato nell'ultima strofa - un momento così fugace da non essere mai veramente vissuto, eppure così intenso da diventare il centro della memoria - riflette la natura sfuggente della felicità.

L'isolamento di quel giorno ('senza compagno, senza ritorno') ne sottolinea l'unicità assoluta e l'impossibilità di replicarlo, tema caro alla sensibilità decadente di fine Ottocento.

Conclusione

La poesia 'Allora' rappresenta una delle espressioni più pure della poetica pascoliana della memoria. Attraverso versi semplici ma carichi di emozione, Pascoli ci offre una meditazione universale sul tempo, sulla felicità perduta e sulla potenza evocativa del ricordo. L'analisi di questo componimento ci permette di comprendere meglio la sensibilità del poeta e i temi centrali della letteratura di fine Ottocento.