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Dislipidemia: cosa significa, definizione e cause mediche

Pubblicato il 19/12/2024
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La dislipidemia è un termine medico che indica un'alterazione dei livelli di lipidi (grassi) nel sangue, comprendendo sia livelli elevati che ridotti di colesterolo e trigliceridi.

Questa condizione rappresenta un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari e richiede attenzione medica per la prevenzione e il trattamento.

Definizione e significato medico

La dislipidemia è una condizione caratterizzata da alterazioni dei livelli di lipidi nel sangue:

Definizione tecnica:

La dislipidemia è un'alterazione quantitativa o qualitativa dei lipidi plasmatici, che include colesterolo totale, colesterolo LDL, colesterolo HDL e trigliceridi.

Tipologie di dislipidemia:

Ipercolesterolemia: Livelli elevati di colesterolo totale

Ipertrigliceridemia: Livelli elevati di trigliceridi

Ipoalfalipoproteinemia: Livelli ridotti di colesterolo HDL

Dislipidemia mista: Combinazione di alterazioni multiple

Classificazione eziologica:

Dislipidemia primaria: Causata da fattori genetici

Dislipidemia secondaria: Causata da altre condizioni mediche

Dislipidemia acquisita: Causata da fattori ambientali o stile di vita

Fisiologia dei lipidi nel sangue

Per comprendere la dislipidemia, è importante conoscere il ruolo dei lipidi nell'organismo:

Colesterolo:

Funzioni: Componente delle membrane cellulari, precursore di ormoni e vitamina D

Trasporto: Circola nel sangue legato a proteine (lipoproteine)

Tipi principali: LDL (colesterolo 'cattivo') e HDL (colesterolo 'buono')

Trigliceridi:

Funzioni: Principale forma di accumulo di energia nell'organismo

Metabolismo: Sintetizzati nel fegato e assorbiti dall'intestino

Regolazione: Influenzati da dieta, esercizio fisico e ormoni

Lipoproteine:

LDL: Trasportano colesterolo ai tessuti (aterogeniche)

HDL: Rimuovono colesterolo dai tessuti (protettive)

VLDL: Trasportano trigliceridi dal fegato

Chilomicroni: Trasportano trigliceridi dall'intestino

Cause e fattori di rischio

La dislipidemia può essere causata da diversi fattori:

Fattori genetici:

Ipercolesterolemia familiare: Mutazioni genetiche che alterano il metabolismo del colesterolo

Deficit di lipoproteina lipasi: Raro disturbo genetico che causa ipertrigliceridemia

Storia familiare: Predisposizione genetica alle alterazioni lipidiche

Fattori ambientali e stile di vita:

Dieta: Eccesso di grassi saturi, colesterolo e zuccheri semplici

Sedentarietà: Ridotta attività fisica

Obesità: Aumento del peso corporeo

Fumo: Riduce i livelli di HDL

Alcol: Può aumentare i trigliceridi

Condizioni mediche associate:

Diabete mellito: Alterazioni del metabolismo lipidico

Ipotiroidismo: Riduzione del metabolismo basale

Sindrome metabolica: Cluster di fattori di rischio

Malattie renali: Alterazioni del metabolismo lipidico

Farmaci: Alcuni farmaci possono alterare i lipidi

Sintomi e segni clinici

La dislipidemia spesso è asintomatica, ma può manifestarsi con segni specifici:

Manifestazioni cutanee:

Xantomi: Depositi di colesterolo nella pelle

Xantelasmi: Depositi giallastri sulle palpebre

Arcus cornealis: Anello bianco-grigio intorno alla cornea

Sintomi cardiovascolari:

Dolore toracico: Angina pectoris

Affaticamento: Ridotta tolleranza all'esercizio

Dispnea: Difficoltà respiratoria

Complicanze a lungo termine:

Aterosclerosi: Accumulo di placche nelle arterie

Malattia coronarica: Riduzione del flusso sanguigno al cuore

Ictus: Riduzione del flusso sanguigno al cervello

Malattia arteriosa periferica: Riduzione del flusso agli arti

Pancreatite acuta:

In caso di ipertrigliceridemia severa, può verificarsi infiammazione del pancreas.

Diagnosi e valutazione

La diagnosi di dislipidemia si basa su esami di laboratorio e valutazione clinica:

Esami di laboratorio:

Profilo lipidico completo: Colesterolo totale, LDL, HDL, trigliceridi

Rapporti lipidici: Rapporto colesterolo totale/HDL

Altri parametri: Glicemia, funzionalità renale e tiroidea

Valori di riferimento:

Colesterolo totale: < 200 mg/dL

Colesterolo LDL: < 100 mg/dL (ottimale)

Colesterolo HDL: > 40 mg/dL (uomini), > 50 mg/dL (donne)

Trigliceridi: < 150 mg/dL

Valutazione del rischio cardiovascolare:

Calcolo del rischio: Utilizzo di algoritmi specifici

Fattori di rischio: Età, sesso, fumo, pressione arteriosa

Storia familiare: Eventi cardiovascolari precoci

Esami strumentali:

ECG: Valutazione dell'attività cardiaca

Ecocardiogramma: Studio della struttura cardiaca

Test da sforzo: Valutazione della funzionalità cardiaca

Trattamento e gestione

Il trattamento della dislipidemia prevede un approccio multimodale:

Modifiche dello stile di vita:

Dieta: Riduzione di grassi saturi, colesterolo e zuccheri

Esercizio fisico: Attività aerobica regolare

Controllo del peso: Mantenimento di un peso corporeo sano

Cessazione del fumo: Eliminazione del fumo

Limitazione dell'alcol: Consumo moderato

Terapia farmacologica:

Statine: Farmaci di prima linea per ridurre il colesterolo LDL

Ezetimibe: Riduce l'assorbimento intestinale del colesterolo

Fibrati: Riducono i trigliceridi e aumentano l'HDL

Acidi grassi omega-3: Possono ridurre i trigliceridi

PCSK9 inhibitors: Nuovi farmaci per ridurre l'LDL

Monitoraggio e follow-up:

Controlli periodici: Valutazione regolare dei lipidi

Aderenza terapeutica: Rispetto delle prescrizioni

Gestione degli effetti collaterali: Monitoraggio della sicurezza

Prevenzione:

Educazione del paziente: Informazioni su dieta e stile di vita

Screening familiare: Identificazione precoce nei familiari

Gestione integrata: Approccio multidisciplinare